TERAMO – Teramo si candida a diventare la prima città europea dedicata al “Virtual Heritage” ed alla comunicazione virtuale dei Beni Culturali, approdando a novembre, a Paestum alla decima edizione della Borsa Archeologica. Un progetto che ha riscontrato grande interesse già a Lucca dove la nostra città e i Civici Musei hanno esposto l’iniziativa riscuotendo un grande successo. Alla presenza di un foltissimo pubblico è stato presentato, infatti, lo scorso fine settimana, il progetto “Teramo, una città vestita di virtuale”, promosso e realizzato dal Comune di Teramo in collaborazione con il Cnr Itabc e l’Università di Merced in California e finanziata da Arcus s.p.a e Regione Abruzzo. Il tema proposto è stato quello dell’arte a portata di mouse: divulgare i beni culturali con le nuove tecnologie” sviluppato attraverso la presenza di vari progetti nel settore delle tecnologie applicate ai Beni Culturali. E’ seguito un dibattito che ha evidenziato un concreto interesse per il progetto della città di Teramo del quale sono stati evidenziati l’innovativo approccio ai beni archeologici nel sito di Largo Torre Bruciata e nella città romana attraverso un I Pod, la valenza internazionale del progetto realizzato anche attraverso la collaborazione con le università statunitensi e le collaborazioni scolastiche avviate. l progetto approda dal 19 al 21 novembre a Paestum candidando Teramo a divenire appunto la prima città europea dedicata alla comunicazione virtuale dei Beni Culturali.
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